venerdì 11 novembre 2011

Elettrofoni

Elettrofoni


 

La categoria degli elettrofoni raggruppa gli strumenti musicali in cui il suono viene generato per mezzo di una circuitazione elettrica o un dispositivo elettromagnetico.
Questa categoria è stata aggiunta alla classificazione Hornbostel-Sachs del 1914, solo dopo la revisione a cura della Galpin Society Journal, nel 1961.
Uno strumento che fa uso dell'elettricità per amplificare il suo suono, ma non per generarlo, non è classificato fra gli strumenti elettrofoni. Uno di questi è la chitarra elettrica, che nel rispetto dei criteri di valutazione delle categorie originari, si classifica negli strumenti cordofoni.
Il suono prodotto dai primi strumenti elettrofoni era basata sull'amplificazione diretta di una forma d'onda generata da un oscillatore. Questa sintesi di generazione è definita analogica. Sebbene il progresso abbia destinato questa tecnologia ai musei, questi strumenti sono ancora discretamente diffusi, e in alcuni casi persino molto ricercati sul mercato del vintage. Fra questi si può citare il Minimoog.
Sebbene non faccia uso di oscillatori elettronici ma di un sistema di generazione elettromeccanica (tonewheel), tra gli elettrofoni può essere annoverato anche l'organo Hammond, brevettato nel 1954 dall'orologiaio Laurens Hammond.
La filosofia della famiglia di strumenti permette ogni forma di strumento immaginabile, tra cui l'esempio più eclatante è il Theremin, in cui manca ogni contatto fisico con il musicista.
La diffusione dei circuiti integrati nell'industria degli strumenti musicali, ha permesso di incorporare sofisticati dispositivi in grado di riprodurre un suono registrato digitalmente, il campione audio. È questo il momento in cui la sintesi analogica viene soppiantata da quella digitale. I sintetizzatori diventano quindi macchine in grado di riprodurre tutti gli strumenti musicali, e non solo.

Strumenti elettrofoni

Batteria elettronica
Campionatore
Drum machine
Guitar synth
Mellotron
Onde Martenot
Organo elettrico
Pianoforte digitale
Sintetizzatore
Synclavier
Tastiera
Theremin
Trigger
Telharmonium
Singing arc

Idiofoni

Idiofoni

 

 Negli strumenti musicali idiofoni il suono è prodotto con la vibrazione del corpo stesso dello strumento, senza l'utilizzo di corde o membrane e senza che sia una colonna d'aria a essere fatta vibrare.

Questa famiglia è una delle cinque principali nella famosa divisione dei pionieri Erich von Hornbostel e Curt Sachs per la classificazione degli strumenti musicali. Gli idiofoni sono stati ulteriormente suddivisi in quattro sottocategorie: percussione, concussione, scuotimento e raschiamento.

Molti strumenti a percussione che non sono tamburi sono idiofoni e la maggior parte di questi hanno origini occidentali. Questi strumenti sono classificati come idiofoni a percussione e vengono suonati colpendoli direttamente, con le bacchette o con le mani (come il triangolo), o indirettamente a seguito di scuotimento (come maracas o cabasa). Tra gli strumenti detti a concussione figurano i piatti, i legnetti, le nacchere e la frusta. Gli idiofoni sono realizzati in materiali diversi, come il metallo, il legno, l'osso e le materie plastiche. Gli strumenti a suono determinato sono suonati controllando la nota prodotta, e rispettando le regole dell'armonia come per gli altri strumenti con la stessa caratteristica. Gli strumenti a suono indeterminato sono utilizzati invece per la scansione dei ritmi, o con funzione di abbellimento.

Classificazione in base a materiale e altezza sonora

Idiofoni in legno

 A suono indeterminato

    Triccheballacche
    Maracas
    Claves
    Cajon
    Chitarra

A suono determinato

    Marimba
    Xilofono

Idiofoni in osso
A suono indeterminato

    Quijada

Idiofoni in metallo
A suono determinato
Costituito da un unico elemento

    Steel Drum
    Hang

Costituito da più elementi

    Glockenspiel
    Vibrafono

A suono indeterminato

    Campanaccio
    Chimes
    Gong
    Piatti
    Scacciapensieri
    Sistro
    Triangolo

 

Membranofoni

Membranofoni

Gli strumenti musicali della classe dei membranofoni si dividono in due famiglie fondamentali che hanno in comune lo stesso materiale vibrante, una membrana tesa: i mirliton e i tamburi.
I mirliton emettono il suono per mezzo della vibrazione di una membrana tesa che viene sollecitata dalla voce dell'esecutore e entra in vibrazione aggiungendo frequenze di disturbo alle frequenze vocali, con la conseguenza di modificare il timbro dell'esecutore (es. kazoo).
I tamburi emettono il suono per mezzo della vibrazione di una membrana tesa che può essere sollecitata in numerose maniere.
    Tamburo sonaglio: la membrana viene sollecitata da oggetti contenuti all'interno del fusto del tamburo che viene agitato come un sonaglio (Es.indiani d'america).
    Tamburo a frizione rotante: la membrana riceve le vibrazioni da una corda fissata al suo centro e imperniata con un nodo scorsoio ad un bastoncino in modo che il tamburello possa roteare. Se ne produce un cra cra dovuto all'effetto Doppler indotto sull'ascoltatore (Es raganella romagnola e di altre zone del mediterraneo).
    Tamburo percosso: la membrana viene sollecitata con le mani, con mazzuoli, con spazzole di filo di ferro (batteria), con mazzuoli imbottiti (Timpano orchestrale).
    Tamburo a percussione indiretta, tamburo tibetano: la percussione è indotta dalla rotazione su se stesso, alternativamente del tamburo che così riceve la percussione di battenti legati all'esterno che per il brusco cambio di rotazione vanno a collidere sulle membrane.
    Tamburo a frizione: la frizione è ottenuta sfregando le membrane con le mani o con un bastone appoggiato o imperniato al centro della membrana (es. putipù napoletano).
Nel coccodè del galletto romagnolo la frizione è ottenuta tirando con le dita una cordicella legata al centro della membrana; le dita scorrono sulla cordicella evocando il suono del coccodè del galletto.
La forma dei fusti del tamburo può essere molto varia; ecco alcuni esempi: fusto a cornice a cono a cono rovesciato a botte cilindrico a caldaia (Timpani) ecc. Le membrane sollecitate possono essere due (tamburo bipelle); oppure una sola col tamburo chiuso alla estremità opposta o chiuso da un'altra membrana (in ogni caso si dice monopelle).
La membrana è costruita con materiali sintetici o naturali, fra cui la pelle animale, il mylar, ed altri. Per massimizzare la vibrazione della membrana, alcuni strumenti come i tamburi della batteria, utilizzano una membrana cosiddetta risonante, che influenza comunque il timbro in relazione alla sua tensione. In tal caso, la membrana su cui viene generata la vibrazione iniziale viene indicata come battente.
Per enfatizzare il suono molti membranofoni utilizzano un cilindro risonante, il fusto, che raccoglie le vibrazioni della membrana nella zona di contatto con la stessa. Il materiale di cui è costituito il fusto caratterizza il timbro dello strumento, che ha un suono caldo nei casi di fusti di materiale naturale, come il legno, ed un suono più squillante e con più armonici nel caso di fusti in metallo o in materie plastiche.
I tiranti sono utilizzati per intonare lo strumento, nel caso di strumenti a suono determinato, o per ottimizzare la risonanza con il fusto per gli strumenti a suono indeterminato. I tiranti possono essere delle viti di metallo che avvitano in appositi blocchetti ed applicano una forza su un cerchio superiore alla membrana ed esterno al fusto, o tiranti in corda, questi ultimi più diffusi nelle percussioni artigianali.

A suono determinato

Gli strumenti a suono determinato sono quelli con i quali si possono eseguire note ben determinate:

    Kazoo
    Boobam
    Octoban
    Rototom
    Timpani
    Tabla


A suono indeterminato

Gli strumenti a suono indeterminato generano suoni dei quali non è possibile determinare la nota, o se anche fosse prevalente una nota fondamentale, per la natura dello strumento, questa non sarebbe considerata ai fini della esecuzione. Per questo genere di strumenti la partitura distingue ogni strumento secondo un simbolo ed un'altezza di rigo convenzionale. Alcuni strumenti a suono indeterminato:

    Batteria
    Bendir
    Bongo
    Bufù
    Congas
    Gong Bass Drum
    Grancassa
    Rullante
    Tamburo a cornice
    Tamburo
    Timbales
    Tom-Tom
    Putipù
    Cupa cupa

 

I cordofoni

I cordofoni



I cordofoni (comunemente detti 'strumenti a corda') sono strumenti musicali che producono il suono attraverso le vibrazioni prodotte dalle corde di cui sono dotati.

Gli strumenti cordofoni hanno solitamente una cassa armonica con la funzione di amplificare il suono, un manico o tastiera che consente di determinare l'altezza della nota da eseguire, il ponte che consente di tendere le corde sullo strumento e i piroli (bischeri) o le chiavette o le meccaniche (a seconda del tipo di strumento) con cui può essere regolata la tensione delle corde, allo scopo di accordare lo strumento. Per realizzare le corde si utilizza l'acciaio, il bronzo, il nichel, il nylon o il budello, ricavato dall'intestino di bovini o ovini. I primi cordofoni vennero costruiti nella preistoria: veniva tesa una corda fra le estremità di un'asta di legno flessibile, formando una struttura molto simile a quella di un arco, tanto che si pensa che inizialmente venissero utilizzati gli stessi archi da caccia. Soltanto in seguito lo strumento venne dotato di una cassa armonica ottenuta da noci di cocco svuotate, altra frutta dal rivestimento duro, ma anche zucche tagliate a metà o altri oggetti che si prestassero ad amplificare il suono prodotto dal pizzicamento delle corde o dallo sfregamento di queste con un altro arco di dimensioni ridotte, abbozzo del moderno archetto.

A corde strofinate (ad arco)

Gli strumenti cordofoni ad arco sono

    Viella
    Violino
    Viola
    Viola da gamba
    Viola d'amore
    Viola d'amore a chiavi
    Violoncello
    Violoncello barocco
    Violone
    Contrabbasso
    Ottobasso
    Dilruba
    Sarangi
    Ghironda non usa un arco ma una ruota
 

A corde pizzicate


Un'arpa
Una chitarra

Negli strumenti musicali di questo tipo, la generazione del suono è prodotta dalla vibrazione di una corda, innescata pizzicandola con un plettro o con le dita dell'esecutore.

Anche gli strumenti ad arco possono essere suonati pizzicando le corde.

I principali strumenti cordofoni a corde pizzicate sono:

    Arciliuto
    Arpa
    Arpa celtica
    Arpa eolia
    Balalaika
    Banjo
    Basso acustico
    Basso elettrico
    Bouzouki
    Cetra
    Charango
    Chitarra
    Chitarra folk
    Chitarra classica
    Chitarra elettrica
    Chitarrone
    Clavicembalo
    Dombura
    Dulcimer
    Gusli
    Kacapi
    Kora
    Koto
    Lira
    Liuto
    Mandola
    Mandolino
    Moodswinger
    Ronroco
    Sarod
    Salterio
    Shamisen
    Sitar
    Steel guitar
    Tiorba
    Tres
    Ukulele
    Veena
    Vihuela
    Timple


A corde percosse

Sono di solito azionati da tastiera, alcuni martelletti mettono in vibrazione le corde di questi strumenti. In alcuni, è presente un dispositivo che solleva il martelletto dopo la percussione, per liberare la corda e lasciarla vibrare naturalmente. Negli altri strumenti, dove questo dispositivo non è applicato, è il martelletto a determinare l'altezza della nota prodotta, relativamente al punto in cui colpisce la corda. Possono essere considerati in questa categoria anche gli strumenti vengono percossi con le dita.

ecco degli strumenti a corde percosse:

    Cembalo (salterio, cimbalom, dulcimer, santur)
    Clavicordo
    Fortepiano
    Pianoforte
    Chapman Stick

Violoncello

Chitarra

Arpa